Panoramica del mercato indiano e delle relazioni tra Italia e India.
l’India, paese più popolato e quinta economia mondiale (PIL nominale stimato a 3,5 trilioni di dollari entro la fine di marzo 2023), continua a registrare tassi di crescita impressionanti nonostante l’indebolimento dello scenario globale. Trainato dall’aumento vertiginoso della classe media e dei consumi interni, il subcontinente indiano ha registrato una crescita formidabile negli ultimi anni (+8,7% nel 21-22, +7% nel 22-23 e, secondo le stime, +6-6,8% per l’anno fiscale 23-24). Queste cifre impressionanti possono essere ricondotte alle riforme attuate negli ultimi anni dal governo Modi, che hanno dato un forte impulso all’intero sistema economico e migliorato significativamente la facilità di fare business, nonché alla crescente attenzione posta sull’India come attraente paese di destinazione e hub produttivo.
“Oggi l’India è considerato uno dei paesi più importanti e strategici a livello globale da aziende e analisti di tutto il mondo.”
Le relazioni tra Italia e India sono cresciute in maniera importante negli ultimi sei anni, inaugurando una nuova forte fase di collaborazione che ha raggiunto il 75° anniversario di relazioni bilaterali ufficiali. L’ascesa è iniziata nel 2017, con la visita dell’allora Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. Successivamente, il viaggio di Giuseppe Conte dell’ottobre 2018 in occasione dell’India-Italy Tech Summit ha contribuito a ricucire ulteriormente le relazioni, così come la visita di Modi a Roma, ospite di Mario Draghi, nel 2021. Il 2 marzo 2023, il Primo Ministro italiano, Giorgia Meloni, ha incontrato il Primo Ministro indiano Shri Nerendra Modi come ospite ufficiale ai Raisina Dialogues, la più importante conferenza indiana di geopolitica ed economia. Nell’occasione i rispettivi Primi Ministri dei due Paesi hanno espresso la loro volontà di rafforzare le relazioni bilaterali e commerciali e hanno avanzato le discussioni su un nuovo accordo di difesa. Tuttavia, si può fare ancora molto per favorire gli affari tra India e Italia. L’India può offrire alle aziende italiane un’importante opportunità di crescita e di efficiente diversificazione delle proprie filiere, mentre il mercato indiano richiede tecnologia, know-how e competenze di alto livello per far fronte allo straordinario sviluppo economico che sta vivendo. Il Made in Italy e il know-how italiano non possono che trarre beneficio da un consolidamento delle relazioni tra questi due paesi, visto che l’India sarà presto destinata a diventare la terza economia globale.
Nel 2022 l’interscambio complessivo tra India e Italia ha raggiunto la cifra record di 14,9 miliardi di euro con un surplus a favore dell’India di 5,2 miliardi. Ciò è dovuto in parte al crescente ruolo dell’India come fonte di materie prime precedentemente importate da Russia e Ucraina (soprattutto metalli). Nel 2021 l’interscambio totale è stato di 10,5 miliardi di euro (con un surplus di 2,7 miliardi a favore dell’India) e di 7,3 miliardi di euro nel 2020 (con un surplus di 1,2 miliardi a favore dell’India). Dopo un calo del 25% nel 2020 (3 miliardi di euro), le esportazioni dall’Italia verso l’India hanno raggiunto i livelli precedenti al Covid-19 nel 2021, salendo a 3,9 miliardi di euro e aumentando nuovamente a 4,8 miliardi di euro nel 2022. Le principali voci esportate nel 2022 sono state: macchinari e apparecchiature meccaniche per un totale di 1,8 miliardi di euro; prodotti chimici e sostanze chimiche per 635 milioni di euro; metalli e prodotti di base dei metalli per 410 milioni di euro; mezzi di trasporto per 246 milioni di euro, articoli in gomma e materie plastiche per un valore esportato di 240 milioni di euro e apparecchiature elettroniche per 221 milioni di euro.
L’Italia è il 18° investitore in India, con uno stock di circa 6289 milioni di euro. Tra i settori che hanno visto un maggior numero di investimenti italiani ci sono l’automotive, i servizi commerciali, i servizi in generale (compresi quelli finanziari), i macchinari e i componenti industriali e le apparecchiature elettriche. Secondo gli ultimi dati disponibili presso il Ministero degli Affari Esteri indiano, nel periodo aprile 2000-dicembre 2020, l’afflusso di IDE italiani in India è stato di 3,02 miliardi di dollari.
+ 6,8%
Crescita prevista nel 2023-2024
Le principali aree geografiche in cui sono presenti le aziende italiane (dati stimati):
- DELHI NCR & NORD con circa 180 aziende.
- MAHARASHTRA & WEST (MUMBAI E PUNE) con circa 250 aziende.
- nella periferia della città di CHENNAI (TAMIL NADU) e BENGALURU con un totale di circa 160 aziende.
- la città di CALCUTTA (Bengala occidentale) con circa 20 aziende.
- ci sono altri Stati indiani che stanno attirando l’interesse delle imprese italiane come TELENGANA, ANDRA PRADESH e MADYHA PRADESH.
I principali settori in cui operano le aziende italiane sono (dati stimati):
- Agroalimentare con circa 49 aziende.
- Automotive con circa 84 aziende;.
- Infrastrutture e tecnologia delle costruzioni con 16 aziende.
- Macchine industriali con 133 aziende in totale.
- Servizi con circa 66 aziende.
- Moda e tessile con 54 aziende.
- Ingegneria (39 aziende) Mobili e materiali (43 aziende), Banca e finanza (8 aziende), Istruzione (8 aziende), Sanità (9 aziende), ICT ed elettronica (12 aziende), Logistica (16 aziende), Farmaceutica e chimica (21 aziende).